Introduzione

Il prezzo dell’oro è da sempre caratterizzato da una natura ciclica, fortemente influenzata da fattori geopolitici, economici e monetari. Questo articolo esplora i meccanismi che regolano l’andamento del prezzo dell’oro, sottolineandone l’aumento durante fasi di incertezza globale e tassi di interesse bassi, e il suo ridimensionamento in periodi di stabilità e tassi elevati. Viene inoltre analizzata la recente presa di posizione dei BRICS nei confronti del dollaro e dell’oro, contestualizzandola nel quadro globale.

L’oro riveste un ruolo cruciale nei portafogli di investimento come bene rifugio e strumento di diversificazione. Tuttavia, il suo valore segue un andamento ciclico, con aumenti marcati in condizioni geopolitiche turbolente e diminuzioni in periodi di stabilità economica e monetaria. La comprensione di tali cicli è essenziale per una gestione consapevole dell’investimento in oro.

Dati storici e dinamiche cicliche

Dal 1971, anno della fine della convertibilità del dollaro in oro, il prezzo dell’oro ha attraversato diversi cicli molto evidenti. Nel periodo 1971-1980, il prezzo dell’oro è passato da 35 dollari l’oncia a un picco di 850 dollari, spinto da shock petroliferi, alta inflazione e tensioni geopolitiche come la Guerra Fredda e i conflitti in Medio Oriente. Questo ciclo ha visto un incremento quasi esponenziale del valore dell’oro come bene rifugio in condizioni di forte incertezza.

Successivamente, negli anni ’80 e ’90, il prezzo dell’oro ha subito un rallentamento e un forte ridimensionamento, con quotazioni che sono scese fino a valori compresi tra 300 e 400 dollari l’oncia. Questo declino è stato determinato da una stabilità economica globale maggiore, politiche monetarie restrittive e tassi di interesse elevati, che hanno reso meno attrattivo detenere oro rispetto ad altri asset a rendimento fisso.

Negli ultimi vent’anni il prezzo dell’oro ha di nuovo mostrato picchi e fasi di rialzo in corrispondenza di crisi finanziarie globali, come la crisi del 2008, la pandemia del 2020 ed ora le due guerre in Ucraina e nel Medio Oriente, confermando il suo ruolo di rifugio in momenti di incertezza. Attualmente, mentre scrivo al 16 Ottobre 2025, il prezzo ha raggiunto un massimo storico di circa 4,219.60 dollari l’oncia, sottolineando ancora una volta questa natura ciclica e correlata agli eventi geopolitici ed economici globali.

Relazione con i tassi di interesse e ruolo geopolitico

Il prezzo dell’oro mostra una relazione inversamente proporzionale con i tassi di interesse nominali. Periodi di tassi bassi e politiche monetarie espansive riducono il costo opportunità di detenere oro, che non produce interesse o dividendi, favorendone l’apprezzamento. Viceversa, tassi elevati incentivano investimenti in strumenti a rendimento fisso, deprimendo la domanda di oro.

In questo contesto si inserisce la recente strategia dei paesi BRICS di ridurre la dipendenza dal dollaro e aumentare l’utilizzo dell’oro come riserva monetaria. Tale mossa, frutto di una rivalutazione geopolitica e monetaria a livello globale, potrebbe aumentare ulteriormente la domanda di oro, consolidandone la funzione di bene rifugio e potenzialmente influenzando in modo significativo il prezzo nei prossimi cicli.

Dunque

L’oro si conferma un investimento ciclico, il cui prezzo è influenzato da fattori geopolitici, condizioni commerciali globali e dinamiche monetarie, con un comportamento inverso rispetto ai tassi di interesse. I dati storici dal 1971 a oggi mostrano chiaramente come l’oro si apprezzi in fasi di crisi e si ridimensioni in periodi di crescita stabile e tassi elevati. La recente posizione dei BRICS rafforza il ruolo strategico dell’oro nel sistema finanziario internazionale e suggerisce una possibile nuova fase ciclica di rialzo. Comprendere questa ciclicità è cruciale per una gestione efficace e consapevole dell’investimento in oro.